26/02/2011 | MIDO 2011 | Nuova sfida di D.A.I. Optical Industries
LA SOLUZIONE SU MISURA.
Studi effettuati nel nuovo C.R.S.I. (Centro di Ricerca, Sviluppo e Innovazione) di D.A.I. Optical Industries hanno permesso di creare una lente progressiva in grado di risolvere molte delle problematiche legate alla presbiopia. Pertanto, restituire ai presbiti una visione confortevole ad ogni distanza, come in età giovanile, è possibile grazie all’utilizzo di DAITACH PLUS la prima lente progressiva progettata e realizzata SU MISURA. DAITACH PLUS viene realizzata come un abito sartoriale: è necessario rilevare tutte le “misure” tecniche individuali del singolo portatore che, combinate tra loro massimizzano il comfort visivo. Grazie alle progressive DAITACH PLUS, discrete ed eleganti, è possibile infatti passare da un’immagine lontana ad una vicina senza alcun disagio. DAITACH PLUS è la nuova generazione di disegni per lenti progressive che si adatta perfettamente ad ogni utente, perché prende in considerazione una serie infinita di variabili tra cui tutte le caratteristiche fisionomiche dell’utente, la montatura scelta e, grazie alla misurazione della distanza di lavoro, anche l’utilizzo che l’individuo deve farne. DAITACH PLUS si basa su un disegno di elevatissima precisione per ogni utente e utilizza ben 6 parametri misurati e registrati:
1. distanza di lavoro (cm)
2. distanza pupillare monoculare
3. angolo di inclinazione pantoscopica
4. distanza apice corneale-lente
5. angolo di avvolgimento della montatura
6. altezza del bordo inferiore
La distanza di lavoro indica la distanza utilizzata per operazioni quali leggere o lavorare; gli altri 5 parametri invece si riferiscono alla posizione della lente sul viso dell’utente. Tali parametri modificano leggermente i poteri delle lenti, rendendole maggiormente personalizzate e più precise. Con DAITACH PLUS si completa la gamma delle lenti progressive free-form con tecnologia digitale ad alto valore aggiunto. Questo nuovo progetto dà la possibilità agli ottici di offrire lenti di alta qualità perfettamente adattabili ai bisogni visivi di ogni utente, massimizzandone di conseguenza il comfort visivo. Le lenti progressive con tecnologia DAITACH PLUS sono controllate numericamente una ad una da un sistema che, collegato ad un software particolarmente evoluto, assicura:
• La massima precisione per tutto il tempo del processo di calcolo della superficie, riducendo e velocizzando i controlli
• Un miglioramento del processo produttivo
• Una maggiore flessibilità
DAITACH PLUS è la nuova generazione di disegni per lenti progressive che si adatta perfettamente ad ogni utente, perché prende in considerazione una serie infinita di variabili tra cui tutte le caratteristiche fisiognomiche dell’utente, la montatura scelta e, grazie alla già citata distanza di lavoro, anche l’utilizzo che l’individuo deve farne. Inoltre con DAITACH PLUS ci sarà la possibilità di regolare le lenti in base alla posizione d’uso rafforzandone ulteriormente il concetto di personalizzazione. DAITACH PLUS modifica i poteri delle lenti in base alla posizione d’uso, calcolata dalla posizione della lente in relazione alla postura, al posizionamento della montatura sul volto del paziente e in relazione ai vari parametri misurati fra montatura e occhio. La tecnologia DAITACH PLUS consente di ottenere una serie di vantaggi come ad esempio:
• Una maggiore distribuzione delle aberrazioni
• Campo di visione maggiore del 40% rispetto alle lenti con tecnologia tradizionale
• Grazie all’Inset variabile in relazione alla distanza di lavoro si ottiene una zona vicino-intermedia ampia e confortevole
• Maggiore precisione nel calcolo e nella produzione delle stesse
ANALISI NEL DETTAGLIO DEI 6 NUOVI PARAMETRI:
1. La Distanza di lavoro è la distanza tra l’utente e l’oggetto (misurazione espressa in centimetri; valore di default di 40 cm)
2. La Distanza pupillare monoculare. Partendo dalla distanza pupillare monoculare fino a giungere alla distanza di lavoro sarà possibile calcolare con estrema precisione l’inset, con una variazione da 0 a 4mm. Come possiamo notare dalla FIG. 1, grazie al ricalcolo preciso dell’inset la visione da vicino ne risulta nettamente migliorata.
3. L’Angolo di inclinazione pantoscopica è l’inclinazione del frontale della montatura in relazione alle tempie (misurazione espressa in gradi; valore di default di 10°).
4. La Distanza apice corneale-lente è la distanza tra il vertice della cornea e la superficie interna della lente (misurazione espressa in millimetri; valore di default di 12 mm).
5. L’Angolo d’avvolgimento della montatura è rappresentato dalla curvatura frontale della montatura (misurazione espressa in gradi; valore di default di 5°)
Gli ultimi 3 parametri analizzati sono relativi alla posizione delle lenti in uso ed hanno una grande influenza sull’ampiezza del campo di visione. Con lenti tradizionali, a seconda delle diversi posizioni d’uso, il campo di visione subisce delle forti variazioni. Ad esempio:
Con le progressive DAITACH PLUS invece i vantaggi ottenuti sono evidenti perché si ottiene una:
• ottimizzazione in tutti i campi di visione, mantenendo un severo controllo sulle aberrazioni;
• ottima qualità di visione in ogni posizione di uso.
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6. Altezza bordo inferiore è la distanza tra il punto di rilevazione del centro pupillare e la parte inferiore della montatura (misurazione espressa in millimetri). Con questo parametro è possibile ottimizzare la lunghezza del corridoio fino ad un’altezza minima di montaggio di 16mm. Grazie alle progressive DAITACH PLUS il paziente non è più costretto a cercare compromessi con altezze minime già pre-calcolate come avviene con le geometrie precedenti (dove bisogna attenersi ad altezze minime di montaggio preimpostate di 16 – 19 – 22 mm). Questo parametro assicura che i disegni ottimali delle lenti progressive vengano creati per ogni montatura scelta senza sacrificare la zona di visione da vicino. Inoltre questo comporta l’enorme vantaggio di non utilizzare corridoi più piccoli del necessario.
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Con DAITACH PLUS i 6 parametri rilevati influenzeranno notevolmente il disegno e il calcolo delle lenti assicurando il massimo della qualità e della precisione ottica. In questo modo l’utente che riceverà le nuove lenti progressive potrà sfruttare completamente il campo di visione in base alle sue esigenze. Tuttavia, nel caso in cui i parametri rilevati corrispondano esattamente a quelli di default indicati nella tabella n. 2, il potere ricalcolato corrisponderà alla gradazione iniziale. Con questo però non si deve pensare che sia inutile costruire una lente con tecnologia DAITACH PLUS in quanto comunque i vantaggi che ne derivererebbero sono notevoli tra questi:
• Una migliore precisione di costruzione con una lavorazione a 0.001 mm
• Un calcolo preciso del disegno
• Una lunghezza di corridoio ottimale per ogni utente e quindi una zona da vicino sfruttata al 100% (senza utilizzare un corridoio più piccolo del necessario)
• Un potere calcolato con estrema precisione
• Una migliore distribuzione delle aberrazioni e un uso ottimale della zona da lontano e da vicino.
Per facilitare la rilevazione dei parametri delle lenti DAITACH PLUS, D.A..I OPTICAL fornirà un kit di misurazione dotato di un righello e di un pendolino.
Raccomandazioni:
• Prima di prendere le misure accertarsi che la montatura sia indossata correttamente.
• Quando si fanno queste modifiche accertarsi che la distanza apice corneale lente sia esatta o comunque la più bassa possibile, in modo da ottenere un campo di visione maggiore.
• E’ raccomandato un angolo di inclinazione pantoscopica approssimativamente di 10°.
L’IMPORTANZA DEL RICALCOLO DEI POTERI
L’importanza dei parametri della posizione d’uso.
Il potere effettivo e il disegno delle lenti variano in base a una serie di parametri individuali, quali ad esempio il modo in cui viene indossata la montatura e la distanza di lettura. Grande importanza, pertanto riveste la posizione d’uso, ovvero come le lenti calzano sulla montatura. I 6 parametri rilevati della posizione d’uso influenzeranno il disegno e il calcolo delle stesse, assicurando il massimo della qualità e della precisione ottica. Così l’utente riceverà delle lenti progressive in grado di sfruttare completamente il campo di visione in base alle sue esigenze. E’ comunque importante accertarsi che sia stata effettuata una giusta refrazione e che i 6 parametri rilevati siano stati misurati correttamente.
Quali effetti ha l’angolo di avvolgimento?
Il grafico 1 illustrato mostra i parametri dell’ utente seguendo queste prescrizioni:
-5.00 -2.00 Add:2.00 Asse 45°
L’influenza dell’angolo di avvolgimento sullo sfero e sull’addizione è minima, ma può comunque provocare una variazione del cilindro di 0.30 diottrie e una variazione dell’asse di 2°.
Quali effetti ha l’angolo di inclinazione pantoscopica?
Dal grafico 2 è chiaro che l’angolo di inclinazione pantoscopica ha un’influenza sui poteri maggiore rispetto a quelli dell’angolo di avvolgimento. Così per lo stesso utente e seguendo le stesse prescrizioni che sono:
-5.00 -2.00 Add:2.00 Asse 45°
nella zona da lontano la variazione dell’angolo di inclinazione pantoscopica sullo sfero è di 0.15 diottrie, sul cilindro di 0.20 diottrie, sull’asse di 7° e sull’addizione addirittura di 0.30 diottrie. Pertanto, come si evince dalle immagini illustrate a seguire, compensare il potere significa ottenere sicuramente una migliore visione. Le immagini della lente sul focometro dimostrano la variazione di potere che si ottiene simulando un angolo di inclinazione pantoscopica e una distanza apice corneale-lente.
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